Da 35 anni missione compiuta: nessuna integrazione istituzionale della Svizzera nell'Unione europea (UE)!
35 anni fa, il 19 giugno 1986, fu fondata a Berna l'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI). L' ASNI succedette al vincente Comitato contro l'adesione all'ONU. Il 16 marzo 1986 la Svizzera disse NO all'ONU politica.
Alla riunione costitutiva dell'ASNI nel 1986, alla presenza di personalità ben note, furono eletti il consigliere nazionale Christoph Blocher (UDC) primo presidente e l’ex consigliere nazionale Dr. Otto Fischer (PLR) direttore generale dell'ASNI. Nel comitato sedevano i consiglieri agli Stati Dr. Hans Letsch (PLR) e Dr. Max Affolter (PLR), i consiglieri nazionali Dr. Paul Eisenring (PPD), Jean-Pierre Bonny (PLR), Hans-Ulrich Graf (UDC), Fritz Hofmann (UDC), Ernst Mühlemann (PLR), Edgar Oehler (PPD), Hans Schärli (PPD), Mario Soldini (Vigilants), Dr. Leo Weber (PPD), nonché l'ex ambasciatore André Parodi e l'ex consigliere nazionale Heinrich Schalcher (PPE).
Il grande successo dell'ASNI è l’impedimento dell'integrazione istituzionale della Svizzera nell'Unione europea (UE). Il 6 dicembre 1992 i cittadini votanti e i Cantoni dissero NO allo Spazio economico europeo (SEE). Il 4 marzo 2001, il popolo e tutti i cantoni respinsero l'iniziativa popolare "Sì all'Europa", che chiedeva rapidi negoziati di adesione all'UE. Il fatto che il Consiglio federale sia giunto alla conclusione, il 26 maggio 2021, di non proseguire con i negoziati per l’accordo-quadro con l’UE, conferma ancora una volta la ferma volontà delle Svizzere e degli Svizzeri di non subordinare la legislazione federale, la democrazia diretta e la propria giurisdizione né alla Commissione europea né tantomeno Corte di giustizia dell'UE. Fin dall'inizio, l'ASNI ha respinto questa fusione istituzionale e, con grande impegno, ha informato l'opinione pubblica sulle conseguenze negative della stessa. L'ASNI è consapevole del fatto che la lotta contro l’integrazione nell'UE debba continuare a essere condotta con estremo vigore, insieme a dei partner. Oltre alla minaccia dell'attivismo ONU – elezione nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – e all'urgente mantenimento della neutralità armata perpetua, l'ASNI vuole garantire che la Svizzera possa proteggere meglio la propria indipendenza e sicurezza in situazioni di crisi. La pandemia di Covid ha evidenziato gravi lacune nell'approvvigionamento del paese e nella gestione delle crisi. L'ASNI desidera ringraziare il suo presidente fondatore, l'ex consigliere federale Christoph Blocher, per il suo lungo ed efficace impegno a favore dell’indipendenza e della neutralità della Svizzera. Un sentito grazie va anche ai membri, agli sponsor e ai simpatizzanti dell’ASNI per il loro instancabile impegno.