Con un recente tasso medio del 7.5% di disoccupazione giovanile, la Svizzera ha una media di giovani disoccupati nettamente inferiore rispetto a quella europea ma non per questo è da considerare come una buona situazione.
Infatti, il Ticino si posiziona con una percentuale più elevata rispetto alla media nazionale, come altri cantoni (Ginevra, Vaud) svantaggiati dalla manodopera estera con una forte influenza dal frontalierato.
Nonostante l’ultimo periodo di pandemia che ha portato oltre 10mila persone senza lavoro, il numero dei frontalieri è in costante aumento, superando quest’anno in Ticino la quota 70mila. Ecco la triste realtà: il Ticino dipende dalla maggior parte dai lavoratori oltre confine e trascura i nostri giovani, che in questo periodo di incertezze fanno ancora più fatica a trovare lavoro.
Nonostante il Consiglio federale non intenda prendere misure provvisorie di fronte a questi dati, dovremmo preoccuparci del futuro dei giovani post formazione, di fornire garanzie ed evitare ulteriori sostituzioni. Abbiamo bisogno di un futuro più solido a beneficio di tutta la popolazione. Al mio paese e ai suoi cittadini auguro il meglio, teniamo viva la speranza!
Marta Cantinotti
Giovani UDC