L’ASNI accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di procedere alle votazioni federali nel termine previsto del 27 settembre 2020. Per noi, il perfetto funzionamento della democrazia diretta è di vitale importanza. Con il pretesto della situazione straordinaria, non possono essere né rinviati alle calende greche né annacquati i diritti democratici delle Svizzere e degli Svizzeri, nonché dei cantoni.
Campagna di voto per l’iniziativa per la limitazione
L’ASNI apprezza inoltre che l’iniziativa popolare federale per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione) sia messa in votazione il 27 settembre 2020. La «Corona-crisi» dimostra in molteplici modi percettibili da tutti, che la libera circolazione delle persone era, è e rimane la via sbagliata. A seguito dell’attuale crisi, c’è il rischio che la disoccupazione aumenti enormemente. Questo pericolo è da contrastare esigendo senza compromessi che il mercato del lavoro e le istituzioni sociali della Svizzera si schierino rigorosamente a favore della popolazione indigena. L’immigrazione deve essere perciò organizzata in modo che permetta l’entrata dall’estero solo della manodopera necessaria. I tempi della «allegra politica della libera circolazione» sono finiti. Inoltre, l’ASNI vuole che sia rafforzata l’autonomia in materia di ricerca e di produzione di prodotti d’importanza strategica e che in importanti settori di prestazioni di servizi (fra questi nella sanità) la dipendenza da frontalieri venga sensibilmente ridotta.
L’ASNI riavvierà ora la campagna di voto necessaria al fine di ottenere il necessario SÌ all’iniziativa per la limitazione.
Basta negare ingenuamente le miacce
L’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) si schiera senza riserve per la modernizzazione delle forze aeree e s’impegnerà perciò nella campagna di voto per l’acquisto di nuovi aerei da combattimento.
La «Corona-crisi» ha dimostrato che cosa succede quando si ignorano gli scenari di minaccia e si trascurano i necessari dispositivi e infrastrutture di sicurezza. Ne va della sovranità e della neutralità, come pure del benessere e della sicurezza della Svizzera.
Le autorità sono largamente responsabili dei danni economici e finanziari dovuti alla situazione straordinaria causata dal Coronavirus, a seguito della tardiva azione e della carente prevenzione.