L'ASNI vuole evitare le polemiche, perché sappiamo benissimo che la sinistra, i sostenitori dell’UE e la maggior parte dei media, non mancheranno di cercare il pelo nell’uovo.
Ecco perché conduciamo una campagna di voto fattuale ed esplicitamente basata su dati di fatto. L’obiettivo dell’iniziativa per la limitazione è di mettere in luce le conseguenze estremamente disastrose dell’immigrazione incontrollata e di apportarvi le necessarie correzioni dicendo SÌ il 17 maggio 2020.
Campagna de voto
L'ASNI lavora dal 1986 per la promozione dell’indipendenza e della neutralità della Svizzera. Grazie al suo impegno, l’adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE), quale tappa preliminare dell’adesione all’UE, ha potuto essere evitata. L’ASNI è una ONG e dispone di risorse finanziarie limitate rispetto ai suoi avversari politici.
Con l’UDC, l’ASNI è la promotrice dell’iniziativa per un’immigrazione moderata. La campagna di voto è coordinata con l’UDC, ma è indipendente da quest’ultima. L’ASNI presenta i suoi propri argomenti e fa ricorso alla propria creatività per lottare a favore di una moderazione dell’immigrazione. In confronto agli euroturbo incondizionatamente asserviti all’UE, che sono sostenuti a colpi di milioni di franchi dai grandi gruppi imprenditoriali, l’impegno finanziario dell’ASNI resterà modesto. Concretamente, l’ASNI investirà meno di 7 centesimi per abitante della Svizzera.
Cifre chiave e messaggio della campagna
Durante la conferenza stampa del 13 febbraio 2020 a Berna, dei rappresentanti dell’ASNI, capitanati dal vicepresidente ASNI e consigliere agli Stati ticinese Marco Chiesa, hanno presentato la campagna: Sandra Schneider (membro del Gran Consiglio e consigliera comunale, Bienne, presidente dei Giovani ASNI), Raide Bassi (consigliera comunale, Lugano-Cadro TI), Stephanie Gartenmann (Matten b. Interlaken, Giovani ASNI), Kevin Grangier (Noville VD, ASNI Svizzera romanda), Camille Lothe (Zurigo, Giovani ASNI) e Werner Gartenmann (direttore dell’ASNI).
I fondi disponibili saranno utilizzati in maniera selettiva per i manifesti, come pure su Internet e sulle reti sociali. Inoltre, l’ASNI può contare sul sostegno di volontari e militanti (distribuzione di volantini e manifesti affissi su spazi privati).
A chi s’indirizzerà l’ASNI? Essa si rivolgerà alle donne e agli uomini di tutte le generazioni con diritto di voto, e ciò in tutte le regioni linguistiche, in città e in campagna, perché siamo tutti toccati e messi in pericolo dall’immigrazione economica incontrollata. L’ASNI si rivolge a tutti coloro che non vogliono sacrificare le norme giuridiche democratiche, la prosperità e la qualità di vita della Svizzera sull’altare di un’immigrazione economica incontrollata ed eccessiva.
La campagna di voto dell’ASNI è positiva. Il leitmotiv della campagna è: «Stiamo stretti» al fine di mettere le conseguenze negative di un’immigrazione esagerata in evidenza, fra l’altro sul sito www.stiamostretti.ch
Conformemente al nostro mandato, i nostri 25'000 membri si battono per l’indipendenza della Svizzera. L’ASNI non è contro l’UE, ma è esplicitamente contraria all’adesione all’UE e contro degli accordi bilaterali che favoriscono una strisciante adesione all’UE.
Sono interessate tutte le generazioni
I media tacciono sulle conseguenze dell’introduzione, avvenuta nel 2007, della libera circolazione delle persone con l’UE, malgrado queste riguardino molto da vicino tutte le generazioni presenti in Svizzera. Soffriamo oramai di stress da densità; nei treni, sui tram e nel quotidiano traffico stradale. Nelle città i giovani non riescono a trovare abitazioni a prezzi accessibili e le aule sono sempre più affollate. Tutti i lavoratori risentono degli effetti negativi della concorrenza dovuta all’immigrazione a basso costo, le persone più mature sono semplicemente considerate «troppo care»… e perdono il posto di lavoro a favore degli immigrati provenienti dall’UE che accettano salari più bassi. A livello di assistenza sociale 6 beneficiari su 10 sono stranieri e nelle scuole vengono bandite tradizioni e usanze a noi tanto care. E si inizia a stare sempre più stretti.
Lo spazio vitale continua a diminuire
Da quando è entrata in vigore la libera circolazione totale nel 2007, in Svizzera arrivano in media oltre 80’000 immigrati circa ogni anno. Questo dato sale di anno in anno ed equivale a più delle città di Bellinzona, Locarno e Mendrisio messe insieme! Lo spazio vitale, inteso anche come centri sportivi e per il tempo libero, diventa sempre più scarso. La nostra qualità di vita diminuisce e si inizia a stare sempre più stretti.
Riepilogo: La campagna di voto dell’ASNI è una campagna assolutamente positiva e orientata sui PER: PER degli alloggi meno cari nelle città, PER la sicurezza del reddito di donne e uomini ultracinquantenni, PER la salvaguardia delle assicurazioni sociali (AVS, AI, AD e aiuto sociale), PER la protezione della natura e delle zone agricole, PER la preservazione del nostro modo di vita, delle nostre tradizioni e della sicurezza, PER il mantenimento della prosperità della Svizzera e di una qualità di vita sempre elevata. Noi non rinunceremo alla Svizzera.
Presentazione beamer (Marco Chiesa)
Commenti sulla presentazione (Marco Chiesa)
Presentazione beamer (Raide Bassi)
Contatto:
Werner Gartenmann, direttore ASNI, 079 222 79 73, gartenmann@auns.ch
AUNS – Aktion für eine unabhängige und neutrale Schweiz, Postfach, 3000 Bern 31
Conferenza stampa:
«Siamo sempre più stretti»
Raide Bassi, Cadro TI, Consigliere comunale UDC, ASNI Ticino
«Es wird langsam aber sicher zu viel»
Sandra Schneider, Biel, Grossrätin, Stadträtin, Präsidentin Strong-and-Free.ch (Junge AUNS)
«La libre circulation est à la Suisse ce que le dopage est au cyclisme»
Kevin Grangier, Noville VD, membre du comité ASIN, coordinateur ASIN Suisse romande
«Vier von fünf EU-Zuwanderern sind keine sog. Fachkräfte»
Camille Lothe, Zürich, Strong-and-Free.ch (Junge AUNS)
«Platzmangel in der Schweiz»
Stephanie Gartenmann, Matten b. Interlaken, Gymnasiastin, Vorstand Junge SVP