Saluti da Bruxelles: Nel luglio 2014 l'UE ha comunicato di non voler negoziare con la Svizzera sulla libera circolazione delle persone. Nessuna sorpresa per l'ASNI, nessuna catastrofe per la Svizzera.
La decisione proveniente da Bruxelles ha una motivazione correlata alla politica dell'UE. La tecnocrazia dell'UE ha paura, ha timore dei propri stessi stati membri. Poiché, se la Svizzera dovesse essere in grado di adeguare la libera circolazione delle persone, diversi stati membri dell'UE insisterebbero analogamente per un adeguamento. La Svizzera, uno stato che non è membro dell'UE, deve assicurare la «coesione dell'UE».
Le condizioni nell'UE sono palesemente desolate. Nel corso dell'ultimo anno sono immigrati in Svizzera oltre 66'000 cittadini dell'UE, metà dei quali provenienti da paesi afflitti dalla crisi nell'Unione Europea. Un nuovo record! Nessun altro paese europeo registra una tale immigrazione di massa in rapporto alla popolazione. Dopo il sì all'iniziativa sull'immigrazione di massa del 9 febbraio 2014 la situazione di partenza è chiara: non occorrono negoziazioni sulla libera circolazione delle persone. La libera circolazione delle persone con l'UE è, per la Svizzera, qualcosa di archiviato.
La libera circolazione delle persone è una conquista storica non negoziabile, rileva Bruxelles. Invece di queste parole vuote sarebbe più utile se la politica nell'UE facesse da ultimo i compiti a casa. La competitività dell'UE è bassa, la disoccupazione nell'Unione Europea è elevata e la sua legittimazione democratica continua a essere completamente insufficiente. Risultato: la Svizzera non ha bisogno di negoziazioni sulla libera circolazione delle persone.
L'ASNI pretende dal Consiglio federale:
- che implementi con tutte le sue forze la decisione democratica del 9 febbraio 2014 per tornare a regolamentare l'immigrazione in modo sovrano;
- di verificare la sua politica di adeguamento sistematico e di subordinazione all'UE;
- di presentarsi a Bruxelles orgogliosamente: la Svizzera viene invidiata dai popoli – non dalle elite politiche! – per via della sua democrazia diretta.
- Oltre 1 mio. di cittadini dell'UE vive, e all'incirca 300‘000 frontalieri trovano lavoro in Svizzera. Inoltre importiamo dall'UE più di quanto non esportiamo.
- Questo deficit della bilancia commerciale assicura posti di lavoro nell'UE.