Berna, 13.12.2019 - Con l’elezione del parlamento del 12 dicembre 2019, l’elettorato britannico ha fatto chiarezza. È impressionante come questo giovedì, con l’elezione del parlamento, l’uscita dall’Unione europea decisa con il referendum del 2016 sia stata ben più che solo confermata. Nonostante le ripetute minacce e invettive provenienti dalle capitali UE e le subdole campagne dei media – fra i quali anche delle redazioni svizzere – le cittadine e i cittadini inglesi non si sono lasciati ingannare. E mentre i capi di governo UE, senza alcuna legittimazione democratica, intendono controllare persone ed economie mediante un „imprescindibile“ «European Green Deal» e la Banca centrale europea (BCE), senza alcuna legittimazione politica e a seguito dell’isterica politica di salvataggio del clima, vuole imporre a livello europeo un corsetto di economia pianificata, la Gran Bretagna ha effettuato una scelta democratica per il futuro.
L’ASNI si congratula con il popolo britannico per il coraggio e la lungimiranza, e si sente con essa più che legata nella lotta per l’autonomia e l’autodeterminazione in un’Europa libera.
Per l’ASNI è ora prioritario impedire l’antieconomico e antidemocratico accordo-quadro con l’UE e – presumibilmente il 17 maggio 2020 – vincere la votazione sull’iniziativa per la limitazione. Come per la Gran Bretagna, si tratta di riprendere il controllo dell’immigrazione. Perché la libera immigrazione nuoce alla Svizzera e alla sua popolazione ogni giorno di più. L’ASNI affronta la propaganda milionaria dei grandi gruppi industriali globalizzati, degli Euroturbo e della «classe politique» lontana dai cittadini, denunciando la realtà dei fatti. La campagna di voto è pronta e inizierà fra poco.
Contatto: Werner Gartenmann, Direttore ASNI: 079 222 79 73, www.asni.ch