Successo 1 per l’ASNI:
Il Consiglio nazionale vuole il ritiro della domanda d’adesione all’UE
Con 126 voti contro 46, il Consiglio nazionale ha oggi preso la storica decisione di ritirare la domanda d’adesione all’UE. L’ASNI si rallegra di questa decisione, è un segnale forte nei confronti dell’UE: l’adesione non è un’opzione per l’indipendente e neutrale Svizzera. Si fa così chiarezza e la posizione negoziale della Svizzera ne esce rafforzata.
Il consigliere federale e ministro degli affari esteri Didier Burkhalter non è riuscito questa volta a impedire, con “interventi chilometrici” nel dibattito, a impedire che si votasse sulla mozione del consigliere nazionale Lukas Reimann. L’ASNI s’aspetta ora dal Consiglio degli Stati che anch’esso crei chiarezza nella politica UE, votando nello stesso senso del Consiglio nazionale.
L’ASNI combatterà comunque con tutte le sue forze la strisciante adesione all’UE. La preparazione della campagna di voto “NO all’accordo-quadro” è iniziata.
Successo 2 per l’ASNI:
L’ASNI accoglie con soddisfazione la decisione del Consiglio degli Stati
Il Consiglio degli Stati ha chiaramente accolto la mozione Caroni, che chiede il referendum obbligatorio per tutti gli accordi internazionali di carattere costituzionale. Si colma così un’altra lacuna nella Costituzione. La democrazia diretta sarà così rafforzata.
L’ASNI si rallegra di questa decisione. Era stata l’ASNI a lanciare il tema con la sua iniziativa “Accordi internazionali: decida il popolo”. L’allora controprogetto del Consiglio federale fu respinto dal Parlamento. L’iniziativa dell’ASNI fu respinta da popolo e cantoni, dopo una campagna denigratoria nei confronti dell’ASNI. La decisione odierna del Consiglio degli Stati dimostra anche che a suo tempo si trattò di una mossa tattica per impedire un successo, ancorché parziale, dell’ASNI. Perché anche un’eventuale approvazione del controprogetto sarebbe stata finalmente da ricondurre all’iniziativa dell’ASNI.