Care e cari membri dell’ASNI, amici, simpatizzanti, graditi ospiti e stimati relatori, benvenuti a questo appuntamento che la più grande associazione apartitica (ma non apolitica) della Svizzera organizza in Ticino, per la quarta volta.
4 dicembre 2016
– Fa stato il discorso effettivamente pronunciato –
Nel 2013 eravamo a Locarno, nel 2014 eravamo a Lugano, lo scorso anno nella Capitale ticinese e quest’anno nella capitale della libera circolazione …. dei criminali in libertà che, grazie alle sciagurate negoziazioni dei nostri debolissimi rappresentanti politici (ovviamente esclusi i presenti), possono delinquere tranquillamente nel nostro Paese. Se uno straniero delinque stuprando, rubando, spacciando, o approfittando ingiustamente delle nostre assicurazioni sociali ormai sfinite, lo fa solo perché lo discriminiamo e non vogliamo integrarlo; guai a sostenere il contrario altrimenti diventiamo degli schifosi razzisti e xenofobi. Questo modo di pensare, improntato al buonismo ad ogni costo, ci sta conducendo in un vicolo cieco, proprio quel vicolo cieco dentro il quale ci spingerebbe l’iniziativa “Fuori dal vicolo cieco: Rinunciamo alla reintroduzione di contingenti d'immigrazione”, nata per annullare un voto popolare democraticamente raggiunto, in perfetto stile svizzero.
Ma l’Unione Europea, questa struttura familiare mangiasoldi nella quale vorrebbero trascinarci grazie alla sottoscrizione del famigerato accordo quadro, sul quale i nostri ospiti avranno certamente da dire qualcosa, come spende i soldi di quei Paesi che ne fanno parte?
Pensiamo solo al fatto che i Parlamenti sono due: uno a Bruxelles e l’altro a Strasburgo. A Bruxelles, per 20 giorni al mese si svolgono i lavori delle innumerevoli commissioni, poi per una settimana al mese si svolgono le sedute plenarie, a Strasburgo. “Grazie” all’uso della tecnologia, il penultimo venerdì del mese le scartoffie vengono caricate su alcuni treni speciali, trasportate dalla capitale belga alla città alsaziana, e sette giorni dopo prendono la via del ritorno. Tutto normale per chi utilizza il deretano altrui per fare outing e dichiararsi gay, per poi imporre misure di austerità a quei Paesi in difficoltà. In politica però, si sa, ci sono festosi aperitivi (che costano almeno 2 milioni all’anno) con conseguenti misure di ripristino della salute di chi partecipa a troppi aperitivi, grazie a un centro fitness a favore dei parlamentari di Bruxelles dal contenutissimo costo di 4 milioni annui. Contenere i costi per aiutare il prossimo è certamente uno degli obiettivi dell’UE che mantiene 139 sedi nel mondo con circa 5’400 addetti (di cui una trentina alle isole Fiji, una quarantina alle Mauritius e una cinquantina ai Caraibi) per oltre 500 milioni di euro all’anno. Poi impiega 90’000 euro per uno studio tecnico sugli sciacquoni dei bagni e finanzia le ricerche sull'utilizzo degli insetti in cucina o i ballerini belga che vanno a insegnare danza agli africani.
A prescindere da quanto precede, l’Unione Europea si professa quale centro di competenza “democratica” che vuole poter applicare l’art. 7 del Trattato UE che consente sostanzialmente la sospensione dei diritti comunitari per gli Stati membri, attraverso l’annullamento del diritto di voto del funzionario che li rappresenta all’interno del Consiglio. Nonostante ciò ci sono ancora troppi incolti, per non dire peggio, che vogliono trascinarci, subdolamente, in questo club mafioso dove però diventeremmo poco più che degli inutili esseri informi buoni solo a finanziare gli sprechi operati da questi delinquenti.
È proprio un gigantesco circo pieno di pagliacci nel quale non possono mancare le esibizioni dei «Gorilla volanti», un complesso musicale che compone e suona sinfonie per sassofoni e rutti, il quale incassa 400’000 euro. Ma noi il nostro circo nazionale lo abbiamo già e stavolta non mi riferisco al Consiglio federale, al Consiglio degli Stati, al Consiglio nazionale o ad altro consiglio, ma al circo Knie che, nonostante tutto fa solo il suo lavoro e bene. Se anche i politici facessero bene il loro, non bisognerebbe proporli per il ruolo di saltimbanchi, magari proprio al circo Knie. E con questo concludo questa relazione lasciando la parola a al Consigliere di Stato Norman Gobbi che ringraziamo per l’affezione che ci dimostra da tempo, grazie.
Mauro Damiani
Coordinatore ASNI Sezione Ticino
Membro del Comitato direttivo
damiani@asni.ch