L’ASNI sull’odierna decisione del Consiglio federale di non firmare per il momento l’accordo-quadro con l’UE: L’ASNI prende atto che il Consiglio federale non sottoscrive per il momento l’accordo-quadro con l’UE. Evidentemente, riconosce che l’attuale bozza non supererebbe l’ostacolo di una votazione popolare. Ma la decisione odierna dimostra pure che le gravi lacune da tempo indicate dall’ASNI sono oggi riconosciute anche da altre forze politiche. L’ASNI si rammarica che il Consiglio federale intenda unicamente ottenere dei chiarimenti nei settori della “protezione dei salari”, della … [Leggi di più...]
All’obiettivo con minacce e seminando paure
L’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) si rammarica dell’inasprimento del diritto svizzero sulle armi. La ripresa dell’assurda e inutile direttiva UE sulle armi non aumenterà il livello di sicurezza delle Svizzere e degli Svizzeri. In compenso, la fiducia fra le/i cittadine/cittadini e lo Stato è ancora una volta deliberatamente pregiudicata. Le armi saranno dichiarate oggetti proibiti e la loro acquisizione, rispettivamente possesso, saranno “permessi” con burocratiche autorizzazioni eccezionali. Tutto ciò contrasta con la concezione svizzera dello Stato e con l’identità … [Leggi di più...]
Accordi internazionali: chi li rispetta?
Alpiq sottoscrive nel 2012 un contratto con lo Stato Romeno per la fornitura da parte dell'azienda energetica statale Hidroelectrica. L’azienda statale di cui poc’anzi dichiara fallimento e disdice due contratti da circa 90 milioni di Euro, lasciando Alpiq con un palmo di naso. Per fortuna c’è di mezzo l’accordo bilaterale tra la Svizzera e la Romania sulla protezione degli investimenti e quindi non ci sono problemi, in fondo gli accordi si fanno per rispettarli perché non facendolo, si perderebbe credibilità sul piano internazionale. Ma cosa succede? Succede che la Romania non è la … [Leggi di più...]
25 novembre 2018 come il 6 dicembre 1992
Dopo 26 anni, siamo messi nuovamente messi davanti a un bivio dai nostri rappresentanti politici che continuano a dimostrare di non saper interpretare, né tantomeno applicare, la volontà popolare. Questo accade perché, secondo un sedicente consigliere nazionale di estrazione radicale, la Svizzera dovrebbe tener fede ai propri impegni contrattuali internazionali per poter continuare a essere un Paese affidabile agli occhi del mondo. Beh, non c’è che dire: sicuramente sul piano internazionale fungiamo fin troppo spesso da modello da prendere a esempio anche per quanto attiene alla nostra serietà … [Leggi di più...]
Consiglio federale: «Le linee rosse sono interpretabili»
Berna, 4 luglio 2018 – L’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) prende atto con delusione dello stato dei negoziati con l’UE su un accordo-quadro. Il Consiglio federale ha informato sulla situazione nella sua seduta di oggi. Il consigliere federale Ignazio Cassis non è stato in grado di annunciare alcun sensibile miglioramento a difesa degli interessi della Svizzera. Il Consiglio federale intende, entro fine agosto/inizio settembre 2018, sondare con i partner sociali e con i cantoni quanto le misure accompagnatorie decise dalla Svizzera – tutela dei salari e delle PMI – siano … [Leggi di più...]
L’Europa sta evolvendo!
Non è compito della neutrale Svizzera immischiarsi costantemente negli affari degli altri Stati. Ma si può apprendere con soddisfazione che, con Theresa May, sale al governo britannico una donna politica pragmatica. La composizione del suo team di governo dimostra che è sua intenzione applicare la decisione popolare Brexit e far sì che all’interno del paese possa essere portata avanti la politica borghese-conservatrice. Con Boris Johnson assumerà la guida del Ministero degli affari esteri una persona intelligente, vicina alla gente e di pensiero liberale. Johnson porterà finalmente … [Leggi di più...]
Lukas Reimann fa chiarezza
Stamattina, anche il Consiglio degli Stati ha detto SÌ a che la richiesta svizzera d’adesione all’UE - che ufficialmente giace sempre a Bruxelles (in qualcuno dei 189’631 cassetti dell’UE) - sia ritirata. Con questo si è conclusa la seconda tappa verso questo obiettivo, la cui prima era già stata effettuata lo scorso marzo con l’approvazione della proposta del presidente dell’ASNI, Lukas Reimann, da parte del Consiglio nazionale. Né Didier Burkhalter, né Christian Levrat hanno potuto fare qualcosa contro questa decisione; dicevano che non ha comunque più alcun significato (Per poi … [Leggi di più...]