Stimate e stimati membri dell’ASNI, Care e cari patrioti svizzeri, siamo nell’epoca del buonismo più viscerale, dove il mainstream - cioè il pensiero acritico delle masse, efficacemente sostenuto dai media – spadroneggia. Oggi per essere alla moda, per potersi qualificare come moderni, aperti e per sentirsi più intellettuali della media, bisogna necessariamente battersi per un’immigrazione senza controllo, esigere l’abbattimento dei confini, rivendicare l’accoglimento di un numero maggiore di migranti, gridare allo scandalo perché la Svizzera non si impegna abbastanza per la lotta al … [Leggi di più...]
C’è ancora futuro nel mercato del lavoro per noi giovani?
Da studente non ho ancora vissuto personalmente le conseguenze del frontalierato e della migrazione sul mercato del lavoro, ma mi preoccupo per il mio futuro e per i miei coetanei che hanno scelto un’altra strada formativa e professionale. Per fortuna il mercato del lavoro si regola mediante domanda e offerta dei lavoratori, ma i residenti in Svizzera sono spesso svantaggiati. Immigrati e frontalieri aumentano l’offerta accontentandosi spesso di salari minori. Conseguentemente il valore delle singole forze lavorative decresce. Inoltre, per i residenti in Svizzera emigrare all’estero o fare … [Leggi di più...]
Il pericolo dietro il “soft-law”
Il Patto ONU sulla migrazione (Global compact for migration) sottoscritto a Marrakech il 19 dicembre 2018, al quale per ora la Svizzera non aderisce in attesa dell’approvazione parlamentare, rappresenta una pericolosa trappola giuridica per il nostro Paese e la gestione autonoma dell’immigrazione sancita nella Costituzione federale. Quello che il Consiglio federale ha candidamente presentato come un innocuo trattato internazionale non vincolante da annoverare nella categoria “soft-law”, di fatto pone sul tavolo 23 obiettivi chiari. Obiettivi enunciati non certo per sport ma con il chiaro … [Leggi di più...]
Teniamo viva la speranza!
Con un recente tasso medio del 7.5% di disoccupazione giovanile, la Svizzera ha una media di giovani disoccupati nettamente inferiore rispetto a quella europea ma non per questo è da considerare come una buona situazione. Infatti, il Ticino si posiziona con una percentuale più elevata rispetto alla media nazionale, come altri cantoni (Ginevra, Vaud) svantaggiati dalla manodopera estera con una forte influenza dal frontalierato. Nonostante l’ultimo periodo di pandemia che ha portato oltre 10mila persone senza lavoro, il numero dei frontalieri è in costante aumento, superando quest’anno in … [Leggi di più...]
Assemblea generale dell’ASNI: L’incontrollabile circolazione delle persone deve finire
L'Assemblea generale dell'ASNI è stata un po' diversa quest'anno. Le presentazioni, tra le altre di Thomas Minder e Reiner Eichenberger, hanno mostrato chiaramente la via da seguire: La Svizzera deve nuovamente controllare la propria immigrazione! Un cambiamento nel Consiglio ASNI riguarda i rappresentanti ticinesi. L'Assemblea ha eletto Piero Marchesi alla Vice Presidenza. Prende questo incarico da Marco Chiesa, che rimane membro del consiglio di amministrazione dell'ASNI. Marchesi: «Solo tutti assieme potremo mantenere la Svizzera un paese libero, sovrano e fuori dall’UE.»TIO: … [Leggi di più...]
Accordi internazionali: chi li rispetta?
Alpiq sottoscrive nel 2012 un contratto con lo Stato Romeno per la fornitura da parte dell'azienda energetica statale Hidroelectrica. L’azienda statale di cui poc’anzi dichiara fallimento e disdice due contratti da circa 90 milioni di Euro, lasciando Alpiq con un palmo di naso. Per fortuna c’è di mezzo l’accordo bilaterale tra la Svizzera e la Romania sulla protezione degli investimenti e quindi non ci sono problemi, in fondo gli accordi si fanno per rispettarli perché non facendolo, si perderebbe credibilità sul piano internazionale. Ma cosa succede? Succede che la Romania non è la … [Leggi di più...]
25 novembre 2018 come il 6 dicembre 1992
Dopo 26 anni, siamo messi nuovamente messi davanti a un bivio dai nostri rappresentanti politici che continuano a dimostrare di non saper interpretare, né tantomeno applicare, la volontà popolare. Questo accade perché, secondo un sedicente consigliere nazionale di estrazione radicale, la Svizzera dovrebbe tener fede ai propri impegni contrattuali internazionali per poter continuare a essere un Paese affidabile agli occhi del mondo. Beh, non c’è che dire: sicuramente sul piano internazionale fungiamo fin troppo spesso da modello da prendere a esempio anche per quanto attiene alla nostra serietà … [Leggi di più...]
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