L’anno 2020 sta giungendo al termine. Per fortuna. Coronavirus, terrorismo, rinvii politici contro l’interesse del nostro paese. Il 2021 può solo essere migliore. Il Natale è quel particolare periodo dell’anno nel quale, come è sempre stato in passato, possiamo cogliere l’opportunità per augurare tutto il bene del mondo e pensare agli amici e alla famiglia, in particolare se quest’anno, eccezionalmente, non li possiamo vedere. La mia raccomandazione: fate come il generale Guisan. Nel 1944, non potendo festeggiare in famiglia a causa della guerra, prese carta e penna e scrisse personalmente delle cartoline postali!

Nei periodi bui, ciò porta un raggio di luce alle persone anziane, nonni, personale di cura, malati o persone obbligate a stare in casa.
Conformemente a questa proposta, scrivo le mie cartoline con un grande ringraziamento:
• A tutti i membri dell’ASNI: in un anno difficile per tutti noi, ci avete sostenuto alla grande e aiutato fattivamente.
• Al segretariato dell’ASNI, con Werner Gartenmann e Sandra Flück, come pure a tutti i membri del comitato che hanno dovuto condurre in circostanze molto difficili la campagna per la nostra iniziativa per la limitazione. Dal rinvio della votazione al divieto di bancarelle, hanno affrontato tutte le sfide svolgendo un eccellente lavoro.
• A tutti coloro che in questo paese si danno da fare per gli altri, dal personale sanitario ai docenti, a chi opera nel volontariato, nello sport, nell’assistenza, alla polizia e all’esercito. Anche nel periodo di Natale – quando la maggior parte della gente si gode un momento di pausa – siete qui per tutti noi 24 ore su 24.
• Il giorno di Natale è in primo luogo la celebrazione della nascita di Gesù Cristo. È un giorno di inestimabile significato per miliardi di cristiani in tutto il mondo. Perciò, la mia ultima cartolina va ai cristiani di tutto il mondo che sono perseguitati. Essi trascorrono il Natale privatamente, in segreto, forse addirittura nella cella di un carcere. Non possiamo semplicemente più continuare così!
Riflettiamo come paese su questo memorabile anno. Festeggiamo la fine del 2020 e auguriamoci il meglio per il 2021. Noi – l’ASNI – nell’anno nuovo difenderemo e proteggeremo i nostri diritti popolari e la nostra straordinaria democrazia dall’accordo-quadro con l’UE, senza se e senza ma.
E, nel nuovo anno, vogliamo ridurre, e ridurremo, la nostra dipendenza dall’estero in settori importanti quali l’energia, la medicina, l’alimentazione e la valuta, contribuendo alla resistenza alla crisi, alla libertà e alla sicurezza della Svizzera grazie a un più alto grado di autosufficienza. Ovunque sarete e anche se dovrete festeggiare da soli, non lasciatevi rovinare il Natale da niente e da nessuno! Ci vediamo tutti di nuovo l’anno prossimo. In salute e pieni d’entusiasmo.
Lukas Reimann, Consigliere nazionale e Presidente dell'ASNI