Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport DPPS) informa, con comunicato del 16 febbraio 2016, che il 16 e il 17 febbraio 2016 a Zurigo avrà luogo una conferenza della NATO e dei suoi cosiddetti partner nel settore della cooperazione militare. Più di 100 ufficiali superiori provenienti da oltre 40 Nazioni discuteranno delle future forme di collaborazione nel quadro del mutato contesto di sicurezza.
Nel contempo, la Berna federale intende celebrare con una cerimonia il giubileo del 20° anno di partecipazione della Svizzera al Partenariato NATO per la pace (PpP).
La Berna federale e il Consiglio federale giocano con il fuoco. Invece di rafforzare la neutralità permanente e armata, si festeggia, in un ambito militare internazionale sul suolo della neutrale Svizzera, la strisciante adesione alla NATO.
La situazione geopolitica conferma quanto giustificata sia la battaglia che da decenni l’ASNI sta combattendo a favore di una neutralità credibile. Le teorie fantasiose “sicurezza tramite cooperazione” e “neutralità attiva” si sono dissolte al vento. I conflitti attuali, le guerre e i passaggi di potere necessitano urgentemente di una piattaforma neutrale per dare qualche chance di successo alla diplomazia della pace. L’ONU e l’UE hanno fallito sia nella crisi dell’Ucraina, sia nella guerra in Siria.
Appare a dir poco grottesco quindi che la neutrale Svizzera celebri a Zurigo un festeggiamento nell’ambito della NATO. Con questa politica volta ad accattivarsi la benevolenza della NATO, il Consiglio federale mette inoltre in pericolo la sicurezza della Svizzera.
Il governo nazionale e la direzione del DPPS dovrebbero invece trovare il coraggio – quale forte segnale nei confronti della fallita politica dell’UE in materia di rifugiati – di schierare le truppe svizzere nelle zone di frontiera, in aiuto al Corpo delle guardie di confine.
Un aperitivo in onore della NATO in quel di Zurigo non aiuta né la nostra credibilità né la nostra sicurezza.